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pikarule

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Pensavo di portare sfiga


I personaggi scelti da pikarule

  • Paolo Liguori

    Paolo Liguori

    Paolo Liguori (Roma, 6 giugno 1949) è un giornalista italiano. Dal 1978 al 1980 lavora come giornalista al quotidiano Lotta continua e diventa giornalista professionista. Nel 1985 viene assunto dalla redazione romana de "Il Giornale" diretto da Indro Montanelli e si occupa prima di economia e poi di politica. Nel 1992 è nominato direttore del quotidiano "Il Giorno" fino alla fine del 1993 quando assume la direzione del Telegiornale Studio Aperto. Dal 2001 è stato sostituito alla direzione del Tg da Mario Giordano e diventa direttore della testata Video News, che comprende anche la redazione sportiva; nella stagione 2002/2003 conduce Senza rete, programma di sport in onda su Rete 4 e dal 2003 ad oggi è direttore di TGcom (gruppo Mediaset).

  • Andre Agassi

    Andre Agassi

    Andre Kirk Agassi (Las Vegas, 29 aprile 1970) è un ex tennista statunitense. Agassi approda al grande tennis nel 1986 a 16 anni; in pochi mesi scala la classifica mondiale, arrivando sin da giovanissimo nei TOP 10. Il 1989 lo vede protagonista di un unico successo, a Orlando. Gioie e dolori nel 1990: raggiunge la finale al Roland Garros, sconfitto però da Andres Gomez e all'US Open, sconfitto da Pete Sampras. Il 1991 lo rivede in finale al Roland Garros, ma questa volta è Jim Courier a negargli ancora la gioia di una vittoria in uno Slam. Agassi si rifà l'anno successivo, addirittura a Wimbledon. L'erba londinese, ritenuta da tutti superficie ostile per il gioco da fondo di Agassi, lo vede battere ai quarti il tre volte vincitore Boris Becker ed in semifinale John McEnroe. In finale sconfigge al quinto set Goran Ivanisevic. Dopo un altalenante 1993, complice un intervento al polso, il 1994 lo vede nuovamente protagonista con la vittoria all'US Open e agli ATP Master Series di Toronto e Parigi Bercy. Il 1995 è l'anno di grazia: vince 7 titoli (tra cui il suo primo Australian Open) e arriva per 4 volte in finale nei più prestigiosi tornei. Il 10 Aprile di quell'anno diventa il 12° giocatore nella storia dell'ATP a diventare numero 1. Nel 1999 al termine di un'incredibile rimonta in finale contro Andrei Medvedev, vince il Roland Garros, diventando il quinto giocatore della storia a vincere almeno uno di ciascuno dei tornei dello Slam. Nel corso del 2006 annuncia il suo ritiro dopo il torneo che aveva sempre più sentito, l'US Open. Nel torneo perde al terzo turno giocando sull'Arthur Ashe Stadium il 3 settembre, contro il giovane tennista tedesco Benjamin Becker in quattro set. Una standing ovation lunga molti minuti saluta l'uomo che forse più di tutti ha dato e ricevuto dal tennis.

  • Paolo Di Canio

    Paolo Di Canio

    Paolo Di Canio (Roma, 9 luglio 1968) è un calciatore italiano, che ricopre il ruolo di attaccante. Nato nel difficile quartiere romano del Quarticciolo, inizia a giocare a calcio nelle giovanili della Lazio e esordisce in Serie A con la maglia della Lazio, allenata da Giuseppe Materazzi, il 9 ottobre 1988 in un Cesena-Lazio 0-0. Si trasferisce alla Juventus nel 1990, ceduto dall'allora presidente della Lazio Gianmarco Calleri, suscitando le ire dei tifosi laziali. I tre anni successivi nella Juventus con Gigi Maifredi e Giovanni Trapattoni in panchina non sono esaltanti per Di Canio a causa dei suoi brutti rapporti soprattutto con il Trap, così chiede di esser ceduto almeno in prestito per un anno. La mezzapunta del Quarticciolo va a giocare a Napoli con Marcello Lippi in panchina, dove disputerà una discreta stagione coronata da un gol contro il Milan Campione d'Italia. Nel novembre 1994 Paolo Di Canio viene ceduto al Milan dove vince il suo primo scudetto nel 1995-96. La convivenza con Fabio Capello è però impossibile e così decide di emigrare all'estero, precisamente a Glasgow, in Scozia. Gioca una stagione con il Celtic dove viene votato giocatore dell'anno; si sposta in Inghilterra militando per un anno e mezzo con lo Sheffield Wednesday. Nel dicembre 1998, Paolo Di Canio passa al West Ham United, dove in quattro anni e mezzo segna 48 gol e colleziona 118 presenze; viene lasciato libero al termine della stagione 2002-03 in seguito alla retrocessione del West Ham. Decide di rimanere a Londra per giocare nel Charlton. Decide di tornare alla Lazio per la stagione 2004-2005. Nella stagione 2005-06 la Lazio di Delio Rossi ad un buon piazzamento in classifica (Coppa Uefa), ma poi lascia la Lazio per attriti con il Presidente Claudio Lotito che non gli rinnova il contratto. Nel luglio 2006 Di Canio è passato alla Cisco Roma militante in C2.